LA WARM COGNITION PER L’APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA

Ascea-Velia MatEleatica 2025

LA WARM COGNITION PER L’APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA

 Lucia Caprioli 1, Frezza Nicola 2

1matematica, tutor dell’apprendimento presso EurekApprendimento Centro Pedagogico, SALERNO; luciacaprioli@gmail.com

2tutor esperto nei processi di apprendimento, presso EurekApprendimento Centro Pedagogico, SALERNO; n.frezza@eurekapprendimento.it

Ambito: Matematica, Pedagogia, Psicologia, Filosofia

Livello: Insegnanti e Studenti di Scuola di ogni ordine e grado

L’insegnamento della matematica richiede un approccio che vada oltre la mera trasmissione di nozioni teoriche. È fondamentale considerare le dimensioni emotive e psicologiche che influenzano profondamente l’apprendimento. Si tratta dei principi della Warm Cognition, strategia educativa introdotta negli ultimi anni dalle neuroscienze, capace di trasformare le esperienze didattiche in apprendimento di tipo significativo, affrontando le difficoltà degli studenti e prevenendo anche la dispersione scolastica, fenomeno che in Italia è sempre più diffuso. Il termine “dispersione” oggi non va letto solo come “abbandono” ma con “sfiducia” nei confronti del sistema e di se stessi: emozioni come paura, senso di colpa, vergogna e inadeguatezza possono contribuire significativamente a questo fenomeno. La paura del fallimento può bloccare l’apprendimento, mentre un senso di inadeguatezza può compromettere l’autoefficacia e la motivazione.  Un’ indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2022 ha rivelato infatti che circa il 60% degli studenti tra gli 11 ei 15 anni si sente abbastanza o molto stressato dagli impegni scolastici. La percentuale di studenti che si sentono in difficoltà di fronte a un problema matematico negli ultimi anni è aumentata dal 43% al 48% [1].

Le indicazioni per contrastare le difficoltà e prevenire la dispersione riguardano l’attuazione di strategie che integrino gli aspetti cognitivi ed emotivi dell’apprendimento. In particolare creare un ambiente di apprendimento sereno, integrando le emozioni nell’insegnamento e stimolando un approccio metacognitivo. Sotto questo punto di vista gli studi sulla warm cognition si ispirano al dialogo socratico, narrato da Platone per guidare gli allievi alla comprensione delle verità attraverso il ragionamento e la riflessione; in qualche modo le neuroscienze si orientano anche verso l’approccio assiomatico di Euclide alla geometria, modello di insegnamento che poneva grande enfasi sulla dimostrazione rigorosa e sul pensiero logico-deduttivo. La warm cognition dimostra che questi approcci educativi e didattici, affiancati da un coinvolgimento emotivo, possono rendere l’apprendimento più significativo e duraturo.

La Warm Cognition si pone quindi al centro del processo di apprendimento attraverso le emozioni, riconoscendo che un ambiente sereno e incoraggiante favorisce un apprendimento positivo anche per una disciplina come la matematica, scienza che, se vissuta attraverso le esperienze, meraviglia, sorprende ed emoziona.

Immaginiamo, per esempio, di trasportare gli studenti nell’antica Grecia tra il III-II sec. a.C, quando il filosofo e astronomo Eratostene sviluppò un metodo ingegnoso per individuare i numeri primi definito Crivello (setaccio). Invece che presentare l’algoritmo in modo astratto, possiamo ricreare l’atmosfera di scoperta e meraviglia che Eratostene stesso suscitò nei suoi allievi. Potremmo iniziare disegnando una grande griglia numerica sulla lavagna o, meglio ancora, su un telo di sabbia, come narra la leggenda, guidando gli studenti attraverso il processo di eliminazione dei multipli di 2, poi di 3, e così via. L’atto stesso di cancellare i numeri, di vedere emergere i numeri primi come per magia, può generare un senso di stupore e curiosità. L’obiettivo in questo caso non sarebbe solo imparare un algoritmo, ma vivere un’esperienza emotivamente coinvolgente. Domande come: “Cosa notate?”, “Perché alcuni numeri rimangono intatti?”, “C’è un ordine nascosto in tutto questo?” possono stimolare la riflessione e la discussione. Il Crivello di Eratostene diventa così un’occasione per sperimentare la bellezza e l’eleganza della matematica, trasformando un compito potenzialmente noioso in un’avventura intellettuale. Esperienze simili possono essere affrontate per qualsiasi argomento di aritmetica, geometria, algebra, ponendo l’allievo al centro dei sistemi di apprendimento, come persona ancor prima che come studente.

Affrontare le sfide nell’apprendimento della matematica richiede così un approccio olistico che consideri sia gli aspetti cognitivi che quelli emotivi. Integrando i principi della Warm Cognition e promuovendo un ambiente di apprendimento positivo, possiamo aiutare gli studenti a superare le proprie difficoltà e sviluppare un atteggiamento positivo verso la matematica. L’esperienza del crivello di Eratostene, così come tanti altri strumenti usati nell’antichità, ci ricorda che la matematica può essere un’avventura affascinante, capace di stimolare l’intelletto e le emozioni.  Questo approccio non solo migliora i risultati scolastici, ma contribuisce anche allo sviluppo personale e sociale degli studenti, preparandoli ad affrontare con un approccio metacognitivo le sfide del futuro.

Bibliografia essenziale

Imparare a studiare. Strategie, stili cognitivi, metacognizione e atteggiamenti nello studio. C. Cornoldi, R. De Beni, Gruppo MT, ed Erickson

Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere di D. Lucangeli, ed Erickson

Lo sviluppo dell’intelligenza numerica di D. Lucangeli, ed Carocci

Didattica Metacognitiva. Come insegnare strategie efficaci di apprendimento J.G. Borkowski e N. Muthukrishna, ed Erickson

Processi cognitivi, motivazione e apprendimento di C. Cornoldi, C. Meneghetti, A. Moè, C. Zamperlin, ed Il Mulino

Storia della matematica di C.B. Boyer, ed Mondadori

Mai più paura della matematica di G. Filocamo, ed Feltrinelli

Difficoltà in matematica. Osservare, interpretare, intervenire di R. Zan , ed Springer

Algoritmi elementari del calcolo aritmetico e algebrico di F. Palladino, L. Lombardi, N. Palladino, ed Pitagora

[1] rapporto Health Behaviour in School-aged Children (HBSC)* dell’OMS (2022)

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